RABBO PER SEMPRE UNO DI NOI

RABBO PER SEMPRE UNO DI NOI

Il destino ha creato un buco nella difesa del Santos e abbiamo preso gol.
Uno di quei gol che ti fanno perdere un campionato o una finale.
Un gol che ti taglia le gambe. Ti fa crollare il mondo addosso. Spazza via le certezze e la sicurezza che avevi, la spensieratezza e la convinzione che quel campionato sarebbe stato tuo. E all’improvviso perdi. E ti ritrovi inginocchiato a piangere.

Il destino ha creato una voragine nei nostri cuori, forse li ha proprio spaccati. Con una violenza inaudita e inaspettata.

Davide Rabotti non era solo un atleta della Prima Squadra del Santos 1948: era un figlio della nostra società, dove è approdato a 5 anni e per 15 anni (con una piccola pausa in mezzo) ha vestito i nostri colori con impegno, serietà, dedizione.
Era l’esempio perfetto del nostro progetto: un cammino insieme che porta il bimbo a diventare uomo, crescendo sul campo e nella vita.

Siamo sgomenti, sconvolti, distrutti.

Ci stringiamo fortissimo intorno alla famiglia di Davide, ai suoi genitori che abbiamo avuto modo di conoscere profondamente in questi anni e alla sorella, oltre a tutti gli altri familiari.

 

Ciao Rabbo, guidaci in campo da lassù